Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16690 del 16 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16690PEN

Massima

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Il toccamento delle parti intime di una minore, anche se apparentemente accidentale, integra il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. qualora emerga dalla complessiva valutazione degli elementi di prova, in particolare dalle annotazioni della vittima nel suo diario personale, dalla condotta successiva dell'imputato e dalle sue reazioni anomale, nonché dalla mancanza di una plausibile spiegazione circa il suo comportamento, che l'episodio abbia avuto una connotazione sessuale, a prescindere dalla sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo. Infatti, il giudice di merito, nel valutare la credibilità della persona offesa, può legittimamente dare rilievo anche a circostanze di contorno, come il silenzio serbato dall'imputato di fronte all'accusa del padre della vittima, in assenza di giustificazioni logiche, e la successiva interruzione dei rapporti di amicizia, pur risalenti nel tempo, senza alcuna reazione. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni della minore, anche se non prive di alcune discordanze dovute al naturale decorso del tempo, possono fondare un giudizio di responsabilità, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurato in sede di legittimità, atteso che il controllo di questa Corte non può spingersi fino a una rivalutazione delle prove in chiave alternativa rispetto a quella operata dai giudici di merito, ove la motivazione non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
AVVERSO la sentenza del 01.12.2016 della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con senten…

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