Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo e non viene meno per la successiva presentazione di un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001. L'ordine di demolizione è solo temporaneamente sospeso in attesa dell'esito del procedimento di sanatoria, ma riacquista efficacia in caso di rigetto della domanda. Inoltre, l'Amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento sanzionatorio, trattandosi di un provvedimento vincolato a seguito dell'accertamento di un abuso edilizio. Il silenzio serbato dall'Amministrazione sull'istanza di accertamento di conformità equivale a un provvedimento di diniego, impugnabile dall'interessato, senza che possa essere censurato per difetto di motivazione. Infine, la realizzazione di una ampia struttura con copertura in lamierato metallico e profilati metallici verticali e orizzontali, della superficie di circa 230 mq e altezza tra 4,05 e 4,20 mt, in zona agricola e sottoposta a vincolo paesaggistico, non può essere qualificata come opera pertinenziale, ma costituisce un intervento di nuova costruzione, soggetto a titolo abilitativo e sanzionabile in caso di realizzazione in assenza o difformità.