Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Bolzano sentenza n. 159 del 2019

ECLI:IT:TRGABZ:2019:159SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie e costruzioni in assenza di concessione edilizia e autorizzazione paesaggistica, in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di ordinare la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, in quanto trattasi di opere abusive. Tale ordine di demolizione costituisce un atto vincolato, che non richiede una specifica motivazione circa la sussistenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo tale ponderazione già compiuta dal legislatore. Pertanto, verificata la sussistenza dei manufatti abusivi, l'amministrazione ha il dovere di adottare l'ordine di demolizione, senza necessità di preventiva comunicazione di avvio del procedimento. La precarietà e amovibilità delle opere non esclude l'obbligo di concessione edilizia, dovendo anche sussistere la condizione di un uso limitato nel tempo, per fini specifici e temporanei. Il carattere precario di un manufatto, la cui realizzazione non necessita di permesso di costruire, non dipende dai materiali utilizzati o dal sistema di ancoraggio al suolo, ma dall'uso a cui è destinato, nel senso che, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria dell'opera.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2019

N. 00159/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00219/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa

Sezione Autonoma di Bolzano

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 219 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Bolzano, via Alto Adige, 40;

contro

Comune di Naz-Sciaves, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Dieter Schramm e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Burkard Zozin in Bolzano, corso Italia, 23;

per l'annullamento,

previa sospensione cautelare,

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