Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48500 del 5 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:48500PEN

Massima

Il comportamento persecutorio, anche se non diretto, che cagiona grave stato di ansia e paura nella vittima, integrando il reato di atti persecutori, legittima l'applicazione di misure di sicurezza provvisorie, come la libertà vigilata presso una comunità terapeutica, anche in presenza di precedenti assoluzioni per vizio totale di mente, ove risulti accertata la pericolosità sociale del soggetto sulla base di elementi come i numerosi trattamenti sanitari obbligatori subiti, senza che assuma valore decisivo una più recente perizia che ne attesti il buon compenso psichico in assenza di terapia farmacologica, qualora il sanitario non abbia fornito valutazioni idonee a smentire la condizione di pericolosità sociale già accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 30/03/2023 dal Tribunale del Riesame di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS), avv. (OMISSIS), ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale della Liberta' di Messina che ha rigettato l'istanza di riesame del provvedimento con il quale il Giudice per le indagini pre…

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