Il procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è disciplinato a livello nazionale dalle Linee Guida emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico, le quali prevedono che le Regioni adeguino la propria normativa entro il 1° gennaio 2011. Tali Linee Guida stabiliscono che per i procedimenti pendenti a tale data, che non avessero ancora ottenuto la soluzione di connessione alla rete e i prescritti pareri ambientali, i proponenti dovevano integrare la documentazione entro il 1° aprile 2011, pena l'improcedibilità dell'istanza. La Regione Puglia, con la deliberazione n. 3029/2010, ha recepito tale disciplina, prevedendo che in caso di incompletezza della documentazione presentata, l'Amministrazione debba comunicare l'improcedibilità dell'istanza, assegnando al proponente un termine perentorio di 30 giorni per l'integrazione, decorsi inutilmente i quali l'istanza si intende automaticamente decaduta. Tale previsione, lungi dal costituire un aggravio procedimentale, si atteggia a mera manifestazione concreta dell'interesse, tanto della parte che dell'Ufficio, ad avere una tempistica quanto più possibile certa nella definizione delle scansioni procedimentali dell'attività autorizzatoria richiesta. Pertanto, l'assegnazione di un termine perentorio per l'integrazione documentale, previsto dalla normativa regionale in conformità alle Linee Guida nazionali, non può essere considerata illegittima, in quanto risponde all'esigenza di certezza e celerità del procedimento amministrativo, senza costituire un irragionevole aggravio per il privato istante.