Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2671 del 23 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2671PEN

Massima

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Il delitto di truffa si configura quando l'agente, con artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa, facendole compiere un atto di disposizione patrimoniale da cui consegue un ingiusto profitto per sé o per altri e un correlativo danno per la vittima. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che l'agente abbia posto in essere condotte idonee a determinare l'errore e la conseguente disposizione patrimoniale, a prescindere dall'effettivo conseguimento del profitto o dalla restituzione parziale delle somme indebitamente percepite. La prova della condotta fraudolenta può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, anche di natura documentale e testimoniale, che, nel loro insieme, rendano evidente l'artificio e il raggiro posti in essere dall'agente, in danno della persona offesa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove, la cui motivazione, se logica e coerente, è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. L'eventuale successiva stipula di un accordo transattivo tra le parti, volto al recupero parziale delle somme indebitamente percepite, non esclude la configurabilità del reato, atteso che il profitto ingiusto si realizza nel momento in cui l'agente, attraverso artifici e raggiri, induce la vittima a compiere l'atto di disposizione patrimoniale. Inoltre, la mancata ammissione di una perizia grafologica non determina un vizio della motivazione, ove il giudice abbia adeguatamente motivato l'irrilevanza di tale accertamento peritale in considerazione dell'insieme degli elementi probatori acquisiti, ritenuti sufficienti a dimostrare la condotta fraudolenta dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PACILLI G. - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR M. - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/04/2021 della CORTE DI APPELLO DI LECCE, SEZ. DISTACCATA DI TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Marzia MINUTILLO TURTUR;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ROMANO Giulio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udite le conclusioni del difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto che il provvediment…

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