Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45516 del 8 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45516PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che comunica o fa uso di dati ed informazioni riservati, acquisiti nell'esercizio delle proprie funzioni, al di fuori dei fini previsti dalla legge, commette il reato di rivelazione di segreto d'ufficio di cui all'articolo 326 del codice penale. Tale condotta è punibile anche quando i dati comunicati non provengano integralmente dalla banca dati informatica in uso alle forze di polizia, essendo sufficiente che una parte di essi sia stata indebitamente sottratta dal sistema informativo. La comunicazione di tali informazioni riservate a soggetti non autorizzati, come un ex collega in quiescenza, integra la fattispecie delittuosa a prescindere dalla circostanza che il destinatario fosse o meno indagato in un procedimento penale, in quanto la riservatezza dei dati personali deve essere tutelata anche al di fuori di specifici procedimenti giudiziari o amministrativi. Ai fini dell'utilizzabilità processuale delle intercettazioni telefoniche acquisite in un diverso procedimento, è necessario che la comunicazione intercettata costituisca essa stessa una condotta delittuosa, con i suoi connotati di illiceità immediatamente percepibili, senza necessità di ulteriori verifiche. Diversamente, quando la punibilità della condotta dipende dalla violazione di specifiche disposizioni di legge o dal superamento dei fini previsti dalla normativa, come nel caso dell'articolo 12 della legge n. 121 del 1981, le intercettazioni non possono essere inquadrate nel regime di utilizzabilità del corpo del reato, dovendo seguire la disciplina generale di cui agli articoli 270 e 271 del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 9984/17 della Corte di Appello di Roma del 05/12/2017;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato; udita la relazione del consigliere, O. Villoni;
udito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. TAMPIERI L., che ha concluso per l'inammissibilita';
sentito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FAT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.