Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11880 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:11880SENT

Massima

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Il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno è legittimo quando l'interessato ha prodotto documentazione falsa o contraffatta a sostegno della domanda, in quanto tale condotta integra una fattispecie impeditiva ad effetto immediato ed irreversibile, insuscettibile di essere sanata da posteriori e tardive condotte riparatrici. La certezza della situazione abitativa costituisce un presupposto indispensabile per ottenere il permesso di soggiorno, non potendo questo essere rilasciato in situazioni di forte precarietà alloggiativa, connesse a sostanziale irreperibilità dello straniero. L'Amministrazione non è onerata del compito di accertare autonomamente il requisito della disponibilità di un idoneo, stabile ed effettivo alloggio, atteso che l'onere di dimostrare tale requisito grava sull'interessato, la cui condotta fraudolenta o comunque non veritiera nell'indicazione del luogo di residenza determina il venir meno di un requisito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno, legittimando il diniego da parte dell'Amministrazione. Le norme vigenti in materia di immigrazione, nel prevedere che le iscrizioni e variazioni anagrafiche siano effettuate alle medesime condizioni dei cittadini italiani, attribuiscono rilevanza alla situazione abitativa ai fini del rilascio e del rinnovo del titolo di soggiorno, sicché l'utilizzo di un documento poi risultato non veritiero a seguito degli accertamenti svolti dall'Amministrazione integra un quid pluris rispetto alla mera assenza del requisito, legittimando una più severa risposta dell'ordinamento, anche attraverso la preclusione di successive integrazioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/11/2021

N. 11880/2021 REG.PROV.COLL.

N. 13725/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13725 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Circonvallazione Trionfale 145;

contro

Ministero dell'Interno e Questura di Roma, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto emesso dal Questore della Provincia di Roma il 9 luglio 2019, notificato al ricorrente in…

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