Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17404 del 29 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17404PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni aziendali può essere disposto quando vi siano elementi che facciano ritenere che la libera disponibilità di tali beni da parte dell'indagato possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato, impedendo l'individuazione del denaro, dei beni o delle altre utilità di provenienza illecita, fittiziamente intestati a terzi e confluiti nell'attività commerciale dell'impresa. Ciò anche quando l'impresa sia formalmente intestata a soggetto diverso dall'indagato, al fine di eludere l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniale, essendo sufficiente che l'indagato abbia comunque beneficiato dei capitali, beni e altre utilità di provenienza illecita. Il tribunale del riesame, nel confermare il sequestro preventivo, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di tali presupposti, conformandosi ai principi affermati dalla Corte di cassazione in sede di annullamento con rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AU. AL., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/09/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE; lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. CANNIZZARO.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 6.9.2007 il tribunale del riesame di Palermo, decidendo a seguito di sentenza d…

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