Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42576 del 9 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42576PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in cambio di utilità, omette di svolgere i controlli di competenza o agevola l'elusione dei controlli di sicurezza a favore di un privato, integra il reato di corruzione propria. La reiterazione di condotte corruttive, anche in concorso con altri pubblici ufficiali, che si inseriscono in un sistema di asservimento della funzione pubblica agli interessi privati del corruttore, dimostra la concretezza e attualità del pericolo di recidiva, giustificando l'applicazione di misure cautelari. Il falso ideologico commesso dal pubblico dipendente in atti relativi al rapporto di lavoro, che non incidono sulla manifestazione di volontà della pubblica amministrazione, non integra il reato di cui all'art. 479 c.p., ma può configurare l'illecito disciplinare previsto dal d.lgs. n. 165/2001, art. 55-quinquies.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierlui - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
5. (OMISSIS), nato a (OMISSIS).
Avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli del 29 marzo 2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis))' Raddusa;
sentita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l…

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