La declaratoria di incostituzionalità di una norma penale relativa al solo trattamento sanzionatorio, pur senza incidere sull'illiceità del fatto, comporta l'obbligo per il giudice dell'esecuzione di ricalcolare la pena irrogata in base ai limiti edittali previsti dalla disciplina previgente, tenendo conto delle valutazioni già effettuate in sentenza dal giudice della cognizione in ordine alle caratteristiche oggettive della condotta e della sostanza stupefacente. Ciò in quanto la pronuncia di illegittimità costituzionale travolge sin dall'origine la norma scrutinata, determinando l'obbligo di non applicarla e di rimuovere tutti gli effetti pregiudizievoli derivanti dalla sentenza di condanna fondata, anche solo in parte, sulla disposizione dichiarata incostituzionale, nei limiti in cui ciò sia possibile. Il giudicato non rappresenta un ostacolo insormontabile a tali interventi modificativi, in quanto la formazione del giudicato non esplica efficacia assoluta e totalmente preclusiva, essendo previsti dalla legge plurimi strumenti che consentono al giudice dell'esecuzione di operare adeguamenti del titolo esecutivo ai mutamenti intervenuti.