Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1638 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:1638SENT

Massima

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Il diniego del visto di ingresso per lavoro subordinato stagionale è legittimo quando il richiedente manifesta una carente conoscenza di elementi fondamentali relativi al futuro rapporto di impiego e al soggiorno in Italia, in quanto tali circostanze sono indicative della probabile fittizietà del rapporto di lavoro, essendo rimesso alle Rappresentanze diplomatico-consolari il compito di verificare la sussistenza dei presupposti per il rilascio del visto, anche in relazione al rischio migratorio, a prescindere dall'esistenza di un nulla osta provvisorio rilasciato dalla competente Questura. In tali ipotesi, la mancata conoscenza da parte del lavoratore di aspetti essenziali del futuro impiego, come il tipo di attività lavorativa da svolgere, non può ritenersi sanata dalle risultanze documentali del nulla osta, in quanto la valutazione delle Rappresentanze consolari è rimessa alla loro esclusiva discrezionalità sulla base dei requisiti previsti dalla normativa nazionale. Pertanto, la carente conoscenza del richiedente di elementi fondamentali relativi al rapporto di lavoro e al soggiorno in Italia, nonché l'assenza di una lingua idonea a rapportarsi con terzi nel luogo di destinazione, sono indici sintomatici della probabile fittizietà del rapporto di lavoro, legittimando il diniego del visto di ingresso per lavoro subordinato stagionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2023

N. 01638/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01178/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1178 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Marco Grispo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Optranto 12;

contro

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ambasciata d’Italia Islamabad, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto emesso dall'Ambasciata d'It…

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