Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un soggetto avverso il provvedimento di diniego di finanziamento di un progetto nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale, rileva che il ricorrente ha dichiarato di non avere più interesse alla decisione di merito a causa della sopravvenuta crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19 e alla guerra in corso in Ucraina. Pertanto, il Tribunale dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio. La massima che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il sopravvenuto venir meno dell'interesse della parte ricorrente alla decisione di merito, dovuto a mutate circostanze economiche e sociali di carattere generale, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, con compensazione delle spese di giudizio. Tale principio di diritto si fonda sulla considerazione che il processo amministrativo è volto alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, il quale deve permanere per tutta la durata del giudizio. Qualora tale interesse venga meno per cause sopravvenute e indipendenti dalla volontà della parte, il ricorso diviene improcedibile, non essendo più necessaria una pronuncia nel merito. La massima evidenzia come il mutamento delle condizioni economiche e sociali, tali da far venir meno l'interesse del ricorrente alla decisione, rappresenti una causa di improcedibilità del ricorso amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Tale principio si pone a tutela dell'economia processuale e dell'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce su questioni divenute prive di utilità per la parte.