Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32028 del 12 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32028PEN

Massima

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La condotta di chi pronuncia espressioni chiaramente volte a manifestare pubblicamente odio e discriminazione verso persone di diversa etnia o nazionalità, in un contesto che ne rivela l'idoneità a diffondere sentimenti razzisti e a porre in essere il concreto pericolo di ulteriori comportamenti discriminatori, integra l'aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, a prescindere dall'esplicita manifestazione di una presunta superiorità razziale. Ciò in quanto tale condotta, per le sue intrinseche caratteristiche e per il contesto in cui si colloca, risulta intenzionalmente diretta a rendere percepibile all'esterno e a suscitare in altri analogo sentimento di odio etnico, e comunque a dar luogo, in futuro o nell'immediato, al concreto pericolo di comportamenti discriminatori. La gravità della condotta, esprimente sentimenti antisociali, la commissione in luogo pubblico e i precedenti penali dell'imputato possono escludere l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, nonostante l'entità delle lesioni e l'assenza di querela, ove tali elementi siano ritenuti inidonei a superare le considerazioni ritenute dirimenti dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza del 17 gennaio 2017 con la quale la Corte di appello…

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