Cassazione penale Sez. III sentenza n. 44928 del 29 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:44928PEN

Massima

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Il reato di esecuzione di lavori in assenza o difformità dell'autorizzazione paesaggistica su beni sottoposti a vincolo di tutela, previsto dall'art. 181, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 42 del 2004, costituisce una fattispecie autonoma e non una circostanza aggravante del reato di cui al comma 1 dello stesso articolo. Tale reato si configura come un delitto di pericolo astratto, che si consuma con la sola realizzazione di interventi edilizi in assenza della prescritta autorizzazione, a prescindere dall'effettiva compromissione del bene paesaggistico tutelato. La punibilità della condotta è esclusa solo nell'ipotesi di interventi di minima entità, ossia di quelli inidonei già in astratto a porre in pericolo il paesaggio e a pregiudicare il bene paesaggistico-ambientale, non rilevando a tal fine il successivo accertamento della compatibilità paesaggistica dell'opera realizzata. Il concetto di "interventi di lieve entità" introdotto dalla Legge n. 35 del 2012 non ha ancora trovato una definizione normativa specifica e, pertanto, non esclude l'applicabilità del criterio della minima entità elaborato dalla giurisprudenza di legittimità, quale unico parametro valido per escludere la punibilità della condotta. Inoltre, la maggiore gravità della fattispecie di cui al comma 1-bis, in termini di pena edittale e di presupposti oggettivi e soggettivi, giustifica la qualificazione della stessa come reato autonomo e non come circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2179/2012 CORTE APPELLO di GENOVA, del 12/07/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS) del foro di (OMISSIS) (sost.proc.).

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con sentenza del 12 luglio 2013 la …

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