Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35592 del 19 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35592PEN

Massima

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L'ordinanza di archiviazione emessa all'esito dell'udienza camerale è impugnabile con ricorso per cassazione soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'art. 409, comma 6, c.p.p., ovvero quando le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge. Il ricorso non può avere ad oggetto le valutazioni poste a fondamento dell'ordinanza di archiviazione, essendo il giudice libero di motivare il proprio convincimento anche prescindendo dalle valutazioni dell'organo titolare dell'accusa e da quelle esposte dalla persona offesa in sede di opposizione. Il principio di tassatività dei mezzi di impugnazione e la natura interlocutoria e sommaria dell'archiviazione, finalizzata al solo controllo di legalità sull'esercizio dell'azione penale, ostano a un ampliamento della piattaforma dei vizi denunciabili mediante ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) parte offesa;
nel procedimento;
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2016 del GIP TRIBUNALE di LATINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale, nella persona del Dott. Luigi ORSI, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha proposto, per il tramite del suo difensore (munito di procura speciale), ricorso per cassazione…

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