Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36205 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36205PEN

Massima

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La condotta di chi circola abusivamente con il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo, ai sensi dell'articolo 213 del Codice della Strada, integra esclusivamente l'illecito amministrativo previsto dal comma 4 del medesimo articolo e non anche il delitto di sottrazione di cose sottoposte a sequestro di cui all'articolo 334 del codice penale. Ciò in quanto la norma sanzionatoria amministrativa risulta speciale rispetto a quella penale, con la conseguenza che il concorso tra le stesse deve essere ritenuto solo apparente. Pertanto, la circolazione abusiva del veicolo sottoposto a sequestro amministrativo non può essere punita ai sensi dell'articolo 334 del codice penale, ma esclusivamente attraverso l'applicazione della sanzione amministrativa prevista dall'articolo 213, comma 4, del Codice della Strada, salvo il caso in cui l'uso temporaneo abbia cagionato il deterioramento del mezzo. Tale principio, ormai pacifico nella giurisprudenza della Corte di Cassazione, mira a garantire il rispetto del principio di specialità tra norme penali e amministrative, evitando una duplicazione sanzionatoria non giustificata dalla diversità degli interessi tutelati. Esso si fonda sull'esigenza di assicurare un corretto bilanciamento tra l'esigenza di repressione degli illeciti e il rispetto delle garanzie individuali, in linea con i principi di proporzionalità e ragionevolezza che devono informare l'esercizio del potere punitivo dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/03/2016 della Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCALIA Laura;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto come reato.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. L…

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