Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30126 del 2 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:30126PEN

Massima

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Il reato di induzione indebita di cui all'art. 319-quater c.p. si configura anche nella forma tentata, quando il pubblico ufficiale abusa dei suoi poteri per indurre il privato a dare o promettere denaro o altra utilità, ma il reato non si consuma per la resistenza opposta dal privato alle illecite pressioni. In tal caso, la condotta del pubblico ufficiale, pur essendo idonea a integrare gli elementi costitutivi del reato, non raggiunge la fase consumativa per il mancato verificarsi dell'evento, dovuto all'atteggiamento di rifiuto del privato. Pertanto, il fatto deve essere qualificato come tentativo di induzione indebita ai sensi degli artt. 56 e 319-quater c.p. Ai fini della configurabilità del tentativo, è sufficiente che il privato abbia manifestato fin dall'inizio la volontà di non accondiscendere alle richieste indebite, provvedendo anche a predisporre mezzi idonei a consentire l'accertamento della condotta illecita del pubblico ufficiale, senza che sia necessario che il privato abbia formalmente denunciato i fatti alle autorità competenti prima della dazione di denaro. Ciò in quanto il reato di induzione indebita si perfeziona autonomamente nelle condotte del pubblico ufficiale che induce e del privato che è indotto, sicché il tentativo sussiste quando l'evento non si verifica per la resistenza opposta dal privato alle pressioni del pubblico agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25 febbraio 2020 emessa dalla Corte di appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Di Geronimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Molino Pietro, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore dell'imputato, che insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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