Il cambio di destinazione d'uso di un immobile da deposito a commerciale in zona B del piano regolatore generale è subordinato al rispetto degli standard urbanistici minimi previsti dall'art. 5 del D.M. 1444/1968, i quali non possono essere ridotti alla metà in assenza di adeguate attrezzature integrative, come accertato in sede di verificazione. Pertanto, il diniego di permesso di costruire per il mancato rispetto degli standard urbanistici è legittimo, indipendentemente dalle ulteriori motivazioni addotte dall'amministrazione comunale, in quanto una sola ragione idonea a sorreggere il provvedimento è sufficiente a determinarne la legittimità. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il cambio di destinazione d'uso di un immobile in zona B del piano regolatore è subordinato al rispetto degli standard urbanistici minimi previsti dall'art. 5 del D.M. 1444/1968, i quali non possono essere ridotti alla metà in assenza di adeguate attrezzature integrative. Il mancato rispetto di tali standard, accertato in sede di verificazione, rende legittimo il diniego di permesso di costruire da parte dell'amministrazione comunale, a prescindere dalle ulteriori motivazioni addotte, in quanto una sola ragione idonea a sorreggere il provvedimento è sufficiente a determinarne la legittimità. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. È autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.