Il trasferimento di una rivendita di generi di monopolio, anche se di limitata entità, deve essere considerato "fuori zona" quando comporta un netto spostamento dell'area territoriale di influenza commerciale della rivendita, con forte incidenza o scavalcamento di quella di pertinenza di altri esercizi. L'Amministrazione può legittimamente negare l'autorizzazione al trasferimento quando la nuova sede proposta risulta prossima ad altre rivendite già esistenti, in violazione del parametro della "distanza superiore a metri 600 dal congenere più vicino" previsto dalla normativa di settore. L'Amministrazione non è vincolata dal parere istruttorio reso da organi terzi, potendo discostarsi da esso purché fornisca adeguata motivazione, come nel caso in cui emergano elementi oggettivi, desumibili anche da documentazione fotografica, che dimostrino l'interferenza del trasferimento sul bacino di utenza di altre rivendite. L'Amministrazione, inoltre, non è tenuta a dare specifica risposta a tutte le deduzioni procedimentali dell'interessato, essendo sufficiente che la motivazione del provvedimento finale consenta di comprendere le ragioni del diniego, anche in relazione alle osservazioni formulate.