Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26618 del 11 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26618PEN

Massima

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Il programma criminoso di un'associazione per delinquere finalizzata alla turbativa di pubbliche gare d'appalto si realizza attraverso un complesso sistema di condotte fraudolente e collusive, che coinvolge più imprenditori e società, volto ad alterare il libero gioco concorrenziale sotteso alle procedure di affidamento di lavori pubblici. Tali condotte si concretizzano nel garantire la disponibilità di offerte preventivamente concordate nel relativo contenuto, nella fittizia aggiudicazione di determinate gare a imprese riconducibili all'associazione, nonché nel reperimento, attraverso istituti negoziali piegati a finalità illecite, di requisiti qualitativi indispensabili per la partecipazione ad alcuni appalti. Il contributo concorsuale dei singoli imputati, anche se privi di poteri decisionali formali all'interno delle società coinvolte, è integrato dalla loro partecipazione attiva alle iniziative illecite, dalla consapevolezza del programma criminoso comune e dal perseguimento del medesimo fine, anche attraverso il coinvolgimento di imprese terze, formalmente estranee ma di fatto asservite agli interessi dell'associazione. L'avvenuta aggiudicazione a soggetti diversi dal cartello di imprese non esclude la configurabilità del reato di turbativa d'asta, in quanto reato di pericolo, essendo sufficiente la mera alterazione del confronto concorrenziale. La prescrizione del reato di partecipazione associativa matura in coincidenza con l'ultimo fatto partecipativo accertato, corrispondente alla consumazione dell'ultimo reato fine realizzato nell'interesse comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluig - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Reggio Calabria del 10 luglio 2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PATERNO' RADDUSA Benedetto;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Ceniccola Elisabetta, che ha concluso per la inammiss…

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