Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4670 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4670PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di merito, il quale ha il compito di accertare i fatti e di valutare la credibilità e l'attendibilità delle prove acquisite, salvo che la motivazione risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare il merito della vicenda, ma deve limitarsi a verificare la correttezza del percorso logico-giuridico seguito dal giudice di appello nell'affermare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di calunnia, sulla base di una puntuale e completa valutazione di tutte le fonti probatorie, senza incorrere in vizi logici o giuridici. Inoltre, il principio del "favor rei" non può essere invocato quando il giudice di merito abbia motivato adeguatamente la propria decisione di ritenere prevalenti le prove a carico rispetto a quelle a discarico. Infine, la mancata concessione delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivata con il grave comportamento processuale dell'imputato, che ha voluto coinvolgere ingiustamente un suo dipendente nel reato, senza che assuma rilievo il precedente penale per un diverso reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sc. Fe. , n. a (OMESSO);

nei confronti della sentenza in data 20 giugno 2007 della Corte d'appello di Trieste;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLLA Giorgio;

udito il Procuratore generale nella persona del sostituto Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con la sentenza in epigrafe la Corte d'…

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