Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16678 del 16 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16678PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel valutare l'applicabilità della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p. in relazione a reati di pericolo astratto che tutelano beni giuridici di rilevante interesse per la collettività, come l'ambiente, non può escludere in via generale tale possibilità sulla base della sola natura formale del reato o dell'importanza del bene giuridico tutelato. Il giudice deve invece verificare, caso per caso, se la specifica condotta tenuta dall'imputato presenti effettivamente un grado di offensività particolarmente esiguo, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, senza introdurre ulteriori requisiti non previsti dalla legge. L'applicabilità dell'art. 131-bis c.p. non è preclusa dal fatto che il reato si sia realizzato in un contesto territoriale urbanizzato, né dal fatto che l'imputato abbia successivamente ottenuto l'autorizzazione allo scarico, essendo tali elementi irrilevanti ai fini della valutazione della particolare tenuità del fatto. Il giudice, pertanto, è tenuto a riesaminare la questione, senza preclusioni di principio, alla luce dei criteri indicati dalla Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5489/2016 del Tribunale di Palermo del 4 novembre 2016;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;
sentito, altresi', per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), del foro di Palermo, che ha …

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