Il canone di concessione degli alloggi di servizio (AST) assegnati ai dipendenti delle Forze Armate può essere adeguato dall'Amministrazione militare, in applicazione dell'art. 43 della legge n. 724 del 1994, con decorrenza dal 1° gennaio 1995, data di entrata in vigore della citata disposizione normativa, indipendentemente dai tempi tecnici necessari per l'adozione dei decreti ministeriali attuativi. Tale adeguamento, che incide sul quantum del canone indicato nel contratto accessivo alla concessione dell'alloggio, trova il suo fondamento diretto nella norma primaria e non può essere censurato per violazione del principio di irragionevole disparità di trattamento rispetto ai concessionari o conduttori privati di beni demaniali o patrimoniali dello Stato, attesa la peculiarità del regime giuridico degli alloggi militari connessa alla loro specifica destinazione funzionale. La giurisdizione sulla controversia relativa all'adeguamento del canone spetta al giudice amministrativo, in quanto attinente all'esercizio del potere autoritativo dell'Amministrazione nella determinazione dei criteri per la quantificazione del canone, mentre rientra nella competenza del giudice ordinario la sola questione concernente la corretta applicazione di tali criteri nello specifico provvedimento di determinazione del canone.