Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41684 del 4 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:41684PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla commissione del nuovo reato in costanza di una precedente condanna definitiva e di una misura alternativa alla detenzione, in quanto ciò dimostra la concreta disponibilità dell'indagato a violare le prescrizioni impostegli e la sua incapacità di autodeterminarsi nel rispetto della legge, anche in epoca attuale, a prescindere dalla mera genericità dei precedenti penali. Pertanto, la valutazione del pericolo di recidiva specifica non richiede necessariamente l'individuazione di condotte concrete future, essendo sufficiente la dimostrazione dell'attuale propensione dell'indagato a commettere reati della stessa indole, desumibile dalla violazione di misure alternative già in atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 23 marzo 2016 dal Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difen…

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