Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22318 del 6 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:22318PEN

Massima

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Il comportamento di un agente di polizia che, in una situazione di pericolo e di concitazione, estrae la propria arma da fuoco e la carica per far fronte a una possibile minaccia, senza tuttavia sparare volontariamente, ma solo a seguito di una caduta accidentale dovuta alla manovra improvvisa e imprevedibile del veicolo sottoposto a controllo, non integra gli estremi del reato di omicidio colposo, in quanto la condotta dell'agente è da ritenersi scriminata dal caso fortuito ai sensi dell'art. 45 c.p., in considerazione dell'imprevedibilità e dell'inevitabilità dell'evento lesivo, nonostante eventuali violazioni di protocolli operativi da parte dell'agente, le quali non assumono rilevanza penale ove non abbiano causato direttamente l'evento dannoso. Infatti, la valutazione della sussistenza della colpa deve essere effettuata in relazione alle concrete circostanze del caso, tenendo conto della situazione di pericolo e di concitazione in cui l'agente si è trovato ad operare, senza poter pretendere il rispetto pedissequo di regole procedurali che, pur importanti, non possono essere considerate vincolanti in modo assoluto, a pena di escludere aprioristicamente l'operatività della scriminante del caso fortuito. Pertanto, ove l'agente abbia agito in modo istintivo e reattivo per fronteggiare una situazione di grave e imminente pericolo, senza che la sua condotta sia stata determinante per l'evento lesivo, non può essere ritenuto responsabile a titolo di colpa, essendo la sua azione scriminata dal caso fortuito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AV. LI. N. IL (OMESSO);

2) MU. AM. N. IL (OMESSO);

3) MU. MA. N. IL (OMESSO);

4) M. M. N. IL (OMESSO);

1) ES. GI. N. IL (OMESSO);

2) MINISTERO DELL'INTERNO;

avverso la sentenza n. 10064/2005 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUISA BIANCHI;<…

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