Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7008 del 21 febbraio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:7008PEN

Massima

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Il diritto di critica non può essere invocato per giustificare l'attribuzione di fatti determinati, anche se negativi, sulla reputazione altrui, se tali fatti non risultano corrispondenti al vero. L'esercizio legittimo del diritto di critica presuppone la verità dei fatti narrati, i quali devono essere rilevanti e pertinenti rispetto all'oggetto della valutazione critica. Pertanto, l'affermazione di fatti falsi, anche se presentati come giudizi di valore, integra gli estremi del reato di diffamazione, aggravato dalla diffusione attraverso un mezzo di comunicazione di massa, quale una emittente televisiva. In tali casi, la scriminante dell'esercizio del diritto di critica non può trovare applicazione, in quanto il presupposto della verità del fatto è carente. Inoltre, l'aggravante della diffusione a mezzo stampa o radiotelevisiva si applica indipendentemente dalla qualifica del soggetto che effettua la diffusione, essendo sufficiente che questa avvenga attraverso un mezzo di comunicazione di massa, a prescindere dalla natura pubblica o privata del concessionario.

Sentenza completa

MOTIVI DELLA DECISIONE
P. G. ricorre per cassazione avverso la sentenza in epigrafe, confermativa della pronuncia di colpevolezza per diffamazione aggravata ex artt. 13 l. 47748 e 30 comma 4 l. 223/90 e della conseguente condanna a L. 800.000 di multa (oltre al risarcimento dei danni in favore della persona offesa costituita parte civile), emessa in data 23.3.1999 dalla Corte di Appello di Messina; essendosi infatti addebitato al P. di avere affermato, nel corso del notiziario del 22.6.1994 dell'emittente televisiva TELETIME, e nel trattare l'argomento di un possibile "acquirente" della squadra di calcio A.S. Messina, che tale P. N. aveva "fatto fallire un paio di suoi negozi" ed aveva attività in Toscana che, esse pure "... vanno male, anzi dicono malissimo", restandone così lesa la reputazione del P.
L'imputato denuncia: 1) erronea applicazione della legge penale, nonché mancanza di motivazione ovvero manifesta illogicità della m…

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