Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39540 del 22 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39540PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione sussiste anche quando la misura cautelare sia stata emessa in violazione delle condizioni di applicabilità previste dagli articoli 273 e 280 del codice di procedura penale, a prescindere dalla sussistenza di dolo o colpa grave dell'interessato. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 219 del 2008, ha ampliato i casi in cui è possibile richiedere la riparazione, distinguendo tra proscioglimento nel merito, proscioglimento per cause di estinzione del reato e condanna, distinzioni rilevanti ai fini della determinazione dell'entità dell'indennizzo, ma non per l'an debeatur. Pertanto, il giudice di merito, nel riesaminare la fattispecie, dovrà valutare la sussistenza dei presupposti per la riparazione ai sensi dell'articolo 314, comma 2, del codice di procedura penale, senza considerare la colpa grave dell'interessato, e tenendo conto dei principi enunciati dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. VISCONTI Sergio - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. GI. , N. IL (OMESSO);

contro

MINISTERO DELL'ECONOMIA E FINANZE;

avverso ORDINANZA del 16/10/2006 CORTE APPELLO di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. VISCONTI SERGIO;

lette le conclusioni del P.G., Dr. D'((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

DI. Gi. ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza in data 16.10.2006, con la quale la Corte di Appello di Bari ha rigettato l&#…

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