Consiglio di Stato sentenza n. 3294 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3294SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta, imposto da norme statali e regionali a difesa delle coste marine, lacuali e fluviali, costituisce un principio fondamentale della legislazione statale, che preclude la possibilità di condono edilizio per le opere realizzate in tali aree vincolate, anche se oggetto di regolare concessione demaniale. L'Amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico-ambientale, nell'esercizio di un potere di amministrazione attiva e non di mero controllo, può legittimamente annullare un parere favorevole al condono, precedentemente espresso da altra Amministrazione, qualora ritenga che le opere abusive, per la loro natura, assetto, aspetto e visibilità, comportino un'oggettiva deroga al vincolo, con conseguente necessità di demolizione, senza che l'Amministrazione sia tenuta a valutare soluzioni di compatibilità, ove ciò risulti incompatibile con la tutela dei valori paesaggistici protetti. Il diniego di condono, fondato su tali presupposti, è pertanto legittimo, anche in presenza di eventuali profili di disparità di trattamento rispetto ad altre situazioni, atteso che la parziale compromissione dei valori protetti non giustifica ulteriori alterazioni degli stessi. Analogamente, gli ordini di demolizione, conseguenti al diniego di condono, sono legittimi, pur se emessi in pendenza di nuove istanze di sanatoria, in quanto l'efficacia di tali provvedimenti repressivi resta sospesa solo in presenza di domande di condono presentate ai sensi della legge n. 47 del 1985, e non anche per istanze successive, che implicano solo la priorità logico-giuridica del relativo esame, rispetto all'esecutorietà del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 01333/2014
REG.RIC.

N. 03294/2015REG.PROV.COLL.

N. 01333/2014 REG.RIC.

N. 08718/2014 REG.RIC.

N. 08723/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1333 del 2014, proposto dalla signora ((omissis)) in proprio e quale amministratrice e legale rappresentante della ((omissis)) di ((omissis)) e C. S.n.c., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Roma, viale ((omissis)), 71;

contro

Comune di Ancona, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto pressoil secondo in Roma, Via Collazia, n.2/F;
Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettoici e per il Paesaggio dell…

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