Il provvedimento amministrativo di diniego di un'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti pericolosi, emesso ai sensi dell'art. 208 del d.lgs. n. 152/2006, diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente qualora, successivamente alla proposizione del ricorso, l'amministrazione competente abbia concluso positivamente la nuova conferenza di servizi indetta sulla medesima istanza, rilasciando l'autorizzazione richiesta. In tale ipotesi, infatti, non residua in capo al ricorrente alcun interesse all'accertamento dell'illegittimità del provvedimento di diniego, nemmeno ai fini risarcitori, ove non sia stata avanzata apposita domanda di risarcimento del danno e non siano stati forniti elementi idonei a dimostrare il pregiudizio subito a causa dell'iniziale provvedimento negativo. L'interesse al ricorso, ai sensi dell'art. 34, comma 3, del codice del processo amministrativo, deve essere specificamente allegato e provato dal ricorrente, non essendo sufficiente una mera manifestazione generica di interesse, specie quando l'attività oggetto dell'autorizzazione non risulti essere stata sospesa o cessata.