Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30303 del 21 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30303PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni imposte con il decreto applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, attraverso l'allontanamento dal comune di residenza senza autorizzazione, integra il reato di cui all'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956, indipendentemente dalla sussistenza di un elemento psicologico specifico, essendo sufficiente la mera consapevolezza da parte del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione di essersi allontanato dal comune di residenza. La concessione delle circostanze attenuanti generiche e l'applicazione della recidiva sono rimesse alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a fornire una motivazione analitica sul punto, salvo che non vengano dedotti specifici elementi a sostegno delle richieste della difesa. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. OR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/11/2008 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. Luceri Giorgio in sostituzione dell'avv. Rapisarda Giuse…

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