Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4542 del 8 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4542PEN

Massima

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La mancata indicazione delle modalità di identificazione del querelante nell'atto di querela non determina l'invalidità della stessa, configurando semmai una mera irregolarità amministrativa, irrilevante ai fini della procedibilità dell'azione penale. L'avvenuta identificazione può ritenersi validamente effettuata anche in assenza di formule predeterminate, purché desumibile dalla sequenza logica e procedimentale delle fasi che confluiscono nell'unico contesto documentale, come le generalità della persona già contenute nella querela medesima. Pertanto, la querela è da ritenersi valida e procedibile, non essendo la mancata indicazione delle modalità di identificazione del querelante causa di invalidità dell'atto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 13.3.2006 da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Salerno;

avverso la sentenza del Giudice di pace di Eboli del 2 febbraio 2009;

nel procedimento a carico di:

DI. LA. Ma. , nato a (OMESSO);

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dr. CEDRANGOLO O…

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