Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18857 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18857PEN

Massima

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Il reato di ricettazione si configura quando l'agente, al di fuori dei casi di concorso nel reato, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, non è necessario che l'agente sia a conoscenza di tutti i dettagli del reato presupposto, essendo sufficiente che egli sia consapevole della provenienza delittuosa del bene. Inoltre, il reato di ricettazione è autonomo e distinto rispetto al reato presupposto, sicché la responsabilità per il delitto di ricettazione può sussistere anche qualora non sia possibile accertare la responsabilità per il reato da cui il bene proviene. Pertanto, la condanna per il reato di ricettazione non può essere esclusa per il solo fatto che gli elementi acquisiti nel processo depongano per la responsabilità dell'imputato in ordine al furto del bene, atteso che il reato di ricettazione è configurabile anche quando l'agente abbia partecipato al reato presupposto. Parimenti, il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e l'eventuale prescrizione del reato presupposto non incidono sulla configurabilità del reato di ricettazione, essendo questo autonomo e distinto rispetto al reato da cui il bene proviene. Infine, la leggibilità della sentenza non è inficiata dalla circostanza che essa sia stata redatta a mano, purché il percorso motivazionale sia chiaramente comprensibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 920/2004 CORTE APPELLO di CATANIA, del 10/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONS…

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