Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32358 del 2 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32358PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare i ricorsi avverso i provvedimenti de libertate, è tenuto a verificare esclusivamente la logicità e la congruità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate. Il controllo di legittimità deve rimanere circoscritto all'interno del provvedimento impugnato, non essendo possibile sindacare il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito gli elementi probatori e le risultanze istruttorie, né può rivalutare le condizioni soggettive dell'indagato in relazione alle esigenze cautelari e all'adeguatezza delle misure, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice che ha applicato la misura e al tribunale del riesame. Il vizio di travisamento della prova, deducibile dal testo del provvedimento impugnato o da altri atti del processo specificamente indicati dal ricorrente, è ravvisabile ed efficace solo se l'errore accertato sia idoneo a disarticolare l'intero ragionamento probatorio, rendendo illogica la motivazione per la essenziale forza dimostrativa dell'elemento frainteso o ignorato. Inoltre, la nozione di "gravi indizi di colpevolezza" ai fini dell'applicazione di una misura cautelare non è perfettamente sovrapponibile a quella di "indizi" quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente, per l'emissione di una misura cautelare, qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Firenze - sezione riesame del 16 febbraio 2022;
esaminati gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
esaminata la requisitoria scritta del Sostituto procuratore generale presso questa Corte di cassazione, ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16 febbraio 2022, il Tribunale di Fi…

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