Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46591 del 3 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46591PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale per il reato di imbrattamento di cose altrui, deve accertare con certezza il contributo causale e la convergente volontà di ciascuno degli imputati nel compimento dell'illecito, non essendo sufficiente una ricostruzione confusa e incerta dei singoli apporti. Ove permanga un dubbio sulla effettiva partecipazione di ciascuno alla condotta delittuosa, il giudice è tenuto ad assolvere gli imputati per mancanza di prove, in applicazione del principio di presunzione di innocenza e dell'onere probatorio a carico dell'accusa. Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, essendo precluso il riesame del merito della decisione, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mar - Presidente

Dott. BARTOLINI Frances - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;

nei confronti di:

1) CO. MA. N. IL (OMESSO);

2) C. R. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 141/2005 GIUDICE DI PACE di MANTOVA, del 18/09/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO BARTOLINI;

Udito il Procuratore Gene…

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