Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7750 del 2005

ECLI:IT:TARLAZ:2005:7750SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria ai sensi dell'art. 39 della legge n. 724 del 1994 è legittimo solo a condizione che l'Amministrazione comunale abbia previamente svolto una completa ed esaustiva istruttoria volta a verificare la veridicità delle dichiarazioni rese dal richiedente in ordine all'effettiva data di ultimazione dei lavori, alla corrispondenza tra la superficie e la volumetria indicate nelle singole istanze e quelle reali del complesso immobiliare oggetto di condono, nonché alla compatibilità delle opere realizzate con la destinazione d'uso dichiarata. L'omissione di tali verifiche istruttorie, essenziali ai fini dell'accoglimento della richiesta di condono, integra un vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria, che comporta l'annullamento della concessione edilizia in sanatoria rilasciata. Ciò in quanto il rispetto dei requisiti previsti dalla legge per l'ammissibilità del condono edilizio, tra cui il completamento funzionale delle opere entro il 31 dicembre 1993, costituisce un presupposto indefettibile per il legittimo esercizio del potere amministrativo di rilascio della concessione in sanatoria, a prescindere dalla sussistenza di eventuali altri profili di illegittimità. L'Amministrazione, pertanto, non può esimersi dal compiere una puntuale verifica di tali requisiti, non potendo ritenersi sufficiente il mero riscontro formale della documentazione prodotta dal richiedente, laddove emergano elementi di fatto che inducano a dubitare della veridicità delle dichiarazioni rese. Ciò anche al fine di garantire la corretta determinazione degli oneri dovuti per il rilascio della concessione, strettamente connessi all'entità delle opere oggetto di condono. La mancata effettuazione di tale doverosa attività istruttoria, pertanto, determina l'illegittimità del provvedimento di concessione edilizia in sanatoria, a prescindere dalla sussistenza di altri profili di illegittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOAnno 2005IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIOAnno 1999-SEZIONE II BIS-ha pronunciato la seguenteS E N T E N Z Asul ricorso n. 7060/99 proposto da GRAN.DE – Grande Dettaglio s.r.l., con sede in Ciampino, in persona del legale rappresentante p.t., e UNIONE COMMERCIANTI DI CIAMPINO, in persona del suo Presidente p.t., entrambe rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliate presso lo studio del medesimo in Roma, alla Via Tuscolana n.1390, sc. 1, int. 9;c o n t r oCOMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso gli uffici dell'Avvocatura comunale in Roma, Via del Tempio di Giove n.21; e nei confronti diIRB – ((omissis)) s.r.l., in persona del suo legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) e presso il suo studio elettivamente domiciliata in Roma, ((omissis)…

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