Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1917 del 2014

ECLI:IT:TARMI:2014:1917SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, afferma il principio secondo cui, qualora le parti costituite in giudizio dichiarino congiuntamente la sopravvenuta carenza di interesse alla prosecuzione del giudizio, il giudice amministrativo è tenuto a prenderne atto e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione integrale delle spese di lite. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorso sia diretto all'annullamento di atti amministrativi, come nel caso di specie in cui venivano impugnati provvedimenti relativi all'approvazione di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Infatti, il venir meno dell'interesse delle parti alla prosecuzione del giudizio, manifestato attraverso una dichiarazione congiunta, determina l'impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia, imponendogli di dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tale soluzione, oltre a essere coerente con il principio dispositivo che caratterizza il processo amministrativo, consente di evitare un inutile dispendio di attività processuale e di risorse giudiziarie, in linea con i principi di economia e ragionevole durata del processo. Inoltre, la compensazione integrale delle spese di lite, richiesta congiuntamente dalle parti, rappresenta una modalità di definizione della controversia che tiene conto della peculiare situazione determinatasi a seguito della sopravvenuta carenza di interesse, evitando di porre a carico di alcuna delle parti i costi del giudizio.

Sentenza completa

N. 00134/2014
REG.RIC.

N. 01917/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00134/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 134 del 2014, proposto da:
PEGASO CASE s.a.s. di Mesiano Emanuele & C., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. Serafino Generoso e Alessia Generoso, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, Corso Indipendenza n. 18;

contro

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA, in persona del Presidente p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti Luciano Fiori ed Elisabetta Baviera, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo tribunale in Milano, Via Corridoni n. 39;
REGIONE LOMBARDIA, in persona del Presidente p.t., non costituita;

nei confronti di

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