Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Parma sentenza n. 88 del 2014

ECLI:IT:TARPR:2014:88SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta cessazione della materia del contendere quando l'Amministrazione resistente abbia successivamente adottato un provvedimento favorevole al ricorrente, soddisfacendo così la sua pretesa originaria. In tal caso, il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso determina l'improcedibilità dello stesso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto sotteso è quello per cui il processo amministrativo, essendo volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive, cessa di avere ragion d'essere quando l'Amministrazione abbia già provveduto a soddisfare la pretesa del ricorrente, facendo venir meno l'interesse all'emanazione della pronuncia giurisdizionale. Ciò in quanto il processo amministrativo, in linea con il principio di economia processuale, deve concludersi non appena venga meno l'utilità pratica della decisione, senza che il giudice sia tenuto a pronunciarsi ulteriormente su una questione ormai priva di rilievo per il ricorrente. La compensazione delle spese di giudizio, infine, rappresenta la naturale conseguenza del venir meno dell'interesse del ricorrente, non essendovi in tal caso alcun soccombente nel giudizio.

Sentenza completa

N. 00264/2007
REG.RIC.

N. 00088/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00264/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 264 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avv. ((omissis)), in Parma, viale Mariotti n. 1;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avv. ((omissis)) in Parma, borgo Antini n. 3;

per l'annullamento

del provvedimento del Dirigente del Servizio Edilizia Privata del Comune di ((omissis)) n. 2084/04 datato 15 maggio 2007 di diniego di concessione edilizia in sanatoria;

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