Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente, può adottare provvedimenti extra ordinem volti a fronteggiare situazioni di emergenza e pericolo per la pubblica incolumità, purché nel rispetto dei principi di legalità, proporzionalità e ragionevolezza. Tali provvedimenti, tuttavia, devono essere adeguatamente motivati, avere una delimitazione temporale e non possono incidere in modo sproporzionato sui diritti e le libertà costituzionalmente garantiti, come la libertà di circolazione e di iniziativa economica privata. Inoltre, il Sindaco deve rispettare le regole procedimentali, come l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, salvo comprovate ragioni di urgenza. Qualora l'ordinanza sia stata prontamente eseguita, senza che il ricorrente abbia dimostrato un interesse attuale e concreto all'annullamento, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, ferma restando la possibilità di far valere un interesse risarcitorio, purché adeguatamente coltivato.