Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49033 del 25 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49033PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca ed estrinseca delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, deve seguire un percorso logico-valutativo che, pur non richiedendo necessariamente passaggi rigidamente separati, prevede l'accertamento preliminare della credibilità del dichiarante e dell'attendibilità oggettiva del suo racconto, per poi verificare l'esistenza di riscontri esterni individualizzanti, al fine di evitare che la verifica sia circolare ed autoreferente. Tali riscontri possono consistere in elementi di qualsivoglia natura, anche di carattere logico, purché siano individualizzanti rispetto alla persona dell'incolpato in relazione allo specifico fatto a questi attribuito e siano esterni alle dichiarazioni accusatorie. Inoltre, possono costituire elementi di riscontro anche altre chiamate in correità, a condizione che siano rispettate determinate condizioni, quali la credibilità soggettiva del dichiarante, l'accertamento dei rapporti personali fra il dichiarante e la fonte diretta, la convergenza e l'indipendenza delle varie chiamate, nonché la loro autonomia genetica. Nell'ambito di tale percorso valutativo, l'accertata falsità su di uno specifico fatto narrato dal collaboratore non comporta automaticamente la perdita di credibilità di tutto il suo compendio conoscitivo-narrativo, spettando al giudice la verifica e la ricerca di un ragionevole equilibrio di coerenza e qualità di ciò che viene riferito nel contesto di tutti gli altri fatti narrati, dovendo avere ben presente che la debole valenza di attendibilità soggettiva deve essere compensata con un più elevato e consistente spessore di riscontro, attraverso il necessario minuzioso raffronto di verifiche di credibilità estrinseca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 189/2014 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 24/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), nel senso del rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 24 febbraio 2014, il Tribunale del riesame di Bari ha rigettato il ricorso ex articolo 309 c.p.p. ed ha, quindi, confermato il provvedimento del 28 gennaio 2014, …

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