Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5149 del 6 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:5149PEN

Massima

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Il personale sanitario, anche se operante presso strutture private, riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio quando svolge attività assistenziale e di cura finalizzate alla tutela della salute individuale e collettiva, essendo tali funzioni di rilevanza costituzionale e perseguenti finalità di pubblico interesse. Pertanto, i reati sessuali commessi da tale personale nell'esercizio delle proprie mansioni sono procedibili d'ufficio e integrano la circostanza aggravante prevista per i reati commessi in violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio. La particolare gravità della condotta, consistente nell'abuso sessuale di una persona affetta da patologie psichiche e fisiche affidata alle cure dell'agente, giustifica una significativa pena detentiva, pur potendosi riconoscere, in sede di determinazione della stessa, attenuanti generiche in ragione di specifiche circostanze del caso concreto. L'imputabilità dell'agente, in assenza di elementi probatori idonei a dimostrare un vizio totale o parziale di mente, deve ritenersi integra.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere rel.

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Le.Al., nato a T il (Omissis);
avverso la sentenza n. 993 della Corte di appello di Caltanissetta del 29 novembre 2022;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Ettore PEDICINI, il quale ha concluso per la dichiarazione di inammissibilità del ricorso;
sentiti, altresì, per la costituita parte civile, l'avv. Ma. CA., del foro di Roma, in sostituzione dell'av…

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