Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35788 del 30 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35788PEN

Massima

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Il possesso di un'arma bianca fuori dalla propria abitazione e dalle sue pertinenze, in assenza di un giustificato motivo, integra il reato di cui all'art. 4 della L. n. 110 del 1975. Il "giustificato motivo" rilevante ai fini della configurabilità del reato non è quello dedotto a posteriori dall'imputato o dalla sua difesa, ma quello espresso nell'immediatezza, in quanto riferibile all'attualità e suscettibile di immediata verifica da parte degli organi accertatori. Il possesso dell'arma deve trovarsi in stretta connessione teleologica e temporale con l'attività lavorativa, per poter assurgere a elemento giustificativo. Diversamente, si arriverebbe al paradosso di giustificare sempre e comunque il possesso di armi per il solo fatto di svolgere una determinata attività lavorativa. Ai fini della configurabilità dell'attenuante della lieve entità prevista dall'art. 4, comma 3, della L. n. 110 del 1975, devono essere valutate non solo le dimensioni dello strumento atto ad offendere, ma anche tutte le modalità del fatto e la personalità del reo, che possono dare un particolare significato al fatto obiettivo del porto ingiustificato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 468/2014 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 23/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 23/04/15 la Corte di appello di Venezia ha confermato la pronuncia di pr…

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