Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33801 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33801PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, nelle sue diverse forme, non può prescindere dalla prova di un contributo consapevole e volontario alla realizzazione del fatto criminoso, che può manifestarsi anche attraverso condotte atipiche di agevolazione o rafforzamento del proposito delittuoso altrui. Tuttavia, la mera presenza del concorrente sul luogo del reato e la sua conoscenza della attività illecita in corso non sono di per sé sufficienti a integrare la fattispecie concorsuale, essendo necessario accertare in concreto la sussistenza di un nesso causale tra il suo apporto e la consumazione del reato, anche a livello indiziario. Il giudice di merito ha l'obbligo di motivare in modo specifico e logico sulla prova di tale contributo, non potendo confondere l'atipicità della condotta concorsuale con l'indifferenza probatoria circa le sue concrete modalità di manifestazione. In particolare, nel caso di concorso in reati in materia di stupefacenti, la distinzione tra la mera connivenza non punibile e il concorso nel delitto va ravvisata nel fatto che, mentre la prima postula un comportamento meramente passivo, il concorso richiede un consapevole contributo che, pur potendo assumere forme atipiche, deve comunque risultare causalmente efficiente rispetto alla realizzazione del fatto illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. ACETO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2020 del TRIBUNALE LIBERTA' MINORI di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALDO ACETO;
letta la relazione del PG Dott. LUIGI GIORDANO, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino ricorre per l'annullamento dell'ordinanza…

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