Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16909 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:16909SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento d'ufficio di un atto amministrativo, pur finalizzato a ristabilire la legalità dell'azione amministrativa, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di un concreto interesse pubblico che ne giustifichi l'adozione, dovendo essere comparato con l'esigenza di tutelare la stabilità delle relazioni giuridiche. Pertanto, il provvedimento di annullamento che non indichi né motivi in alcun modo la sussistenza di tale interesse pubblico è affetto da difetto di motivazione e deve essere annullato, in particolare quando il rapporto giuridico con l'amministrazione non possa ritenersi esaurito e la posizione del destinatario del provvedimento si sia ormai consolidata come diritto soggettivo, ancorché il medesimo non abbia impugnato il precedente atto amministrativo poi dichiarato illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE TERZA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 8651 del 2009, proposto da:
Ga.To., rappresentata e difesa dall'avv. Ma.Al.Sa., con domicilio eletto presso lo studio della stessa, in Roma;
contro
Università degli Studi di Roma La Sapienza, Ministero Università e Ricerca, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato e presso la stessa domiciliati, in Roma;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
del decreto del Rettore dell'Università degli Studi di Roma "xxx" 26 ottobre 2009, n. 8458, con il quale sono stati disposti la revoca del d.r. 3 agosto 2009, n. 8361, il ripristino degli effetti del d.r. 8 maggio 2007, n. 7079, e conseguentemente la cessazione della ricorrente dal servizio per raggiunti limiti di età con decorrenza dal 1 novembre 2009, n…

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