Il soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che si allontani dal comune nel quale ha l'obbligo di soggiornare, commette il reato di violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione, anche qualora non abbia avuto consapevolezza di trovarsi fuori dai confini comunali, essendo sufficiente la mera inosservanza dell'obbligo di permanenza nel comune. La valutazione della consapevolezza dell'allontanamento dal comune rientra nell'ambito del merito, non sindacabile in sede di legittimità, ove la motivazione della sentenza di merito risulti congrua, adeguata e priva di erronea applicazione della legge penale e processuale. Il reato di violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale si configura, pertanto, a prescindere dalla consapevolezza dell'imputato di trovarsi fuori dal comune di residenza, essendo sufficiente l'accertamento dell'allontanamento effettivo dal luogo in cui il soggetto ha l'obbligo di permanere. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può procedere a una nuova valutazione del merito, essendo precluso il riesame degli elementi fattuali già valutati dal giudice di merito, ove la motivazione della sentenza impugnata risulti congrua, adeguata e priva di errori di diritto.