Il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso. L'omessa produzione tempestiva di tale documentazione, richiesta dall'amministrazione comunale entro il termine assegnato, costituisce legittimo motivo di reiezione dell'istanza di sanatoria, in quanto onere e interesse del soggetto richiedente la sanatoria produrre tutti gli atti necessari per l'esame della domanda. Inoltre, il procedimento di sanatoria degli abusi edilizi è sospeso fino alla sentenza definitiva di non luogo a procedere o di proscioglimento o di assoluzione, e non può essere conseguita la concessione in sanatoria se interviene sentenza definitiva di condanna per i delitti di cui agli artt. 416-bis, 648-bis e 648-ter del codice penale, anche nel caso di abusi edilizi commessi da "terzi per suo conto". Infine, il pregresso rilascio della concessione edilizia ed il mero decorso del tempo non legittimano il commesso abuso, non configurandosi alcun affidamento tutelabile in capo al privato, e l'ordine di demolizione dell'opera abusiva può essere legittimamente impartito anche in presenza di sequestro penale dell'area, in quanto tale circostanza non determina per il privato un'insuperabile impossibilità di eseguire l'ordinanza.