Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1947 del 2012

ECLI:IT:TARSA:2012:1947SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità edilizia da parte del privato, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985, rende improcedibile l'impugnazione dell'ordine di demolizione dell'opera ritenuta abusiva, in quanto l'esercizio di tale facoltà impedisce l'esercizio del potere repressivo dell'amministrazione fino all'adozione del provvedimento che respinge la domanda di sanatoria, determinando la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento dell'atto sanzionatorio e la traslazione dell'interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento di rigetto della richiesta di accertamento di conformità. La presentazione dell'istanza di accertamento di conformità edilizia, infatti, produce l'effetto di sospendere l'esecuzione dell'ordine di demolizione, almeno fino a quando l'amministrazione non si pronunci in senso negativo sulla domanda di sanatoria. In tal caso, l'interesse all'annullamento dell'atto sanzionatorio viene meno, essendo differito all'eventuale provvedimento di rigetto della richiesta di accertamento di conformità, che disporrebbe nuovamente la demolizione dell'opera ritenuta abusiva. Pertanto, la giurisprudenza consolidata afferma che la proposizione dell'istanza di accertamento di conformità, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985, determina l'improcedibilità del ricorso avverso l'ordine di demolizione, in quanto l'esercizio di tale facoltà da parte del privato impedisce l'esercizio del potere repressivo dell'amministrazione, almeno fino all'adozione del provvedimento che respinge la domanda di sanatoria, comportando la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento dell'atto sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 01559/1998
REG.RIC.

N. 01947/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01559/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1559 del 1998, proposto da:
società Hotel Schuhmann s.n.c., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, c.so Garibaldi n. 103;

contro

Comune di Capaccio, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, via Fieravecchia n. 40;
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliato in Salerno, corso ((omissis)) n. 58;

per l'annullamento

dell’ordinanza sindacale di demolizione n. 48 del 27.2.1998

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