Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39448 del 26 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39448PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato sulla base di elementi concreti e specifici, quali l'attualità della condotta delittuosa, l'abitualità nell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti e la mancanza di un'occupazione lavorativa stabile, che denotino la persistenza della pericolosità sociale del soggetto. Tali elementi devono essere adeguatamente motivati dal giudice, il quale non può basarsi su meri sospetti o presunzioni, ma deve fare riferimento a dati fattuali e probatori, anche di natura sopravvenuta rispetto all'arresto iniziale. La prognosi favorevole sulla sospensione condizionale della pena, relativa a fatti pregressi, non è di per sé sufficiente a escludere il pericolo di recidiva, dovendo il giudice valutare la complessiva situazione del soggetto, anche alla luce di eventuali nuovi elementi emersi successivamente. L'applicazione della misura cautelare deve essere sorretta da una motivazione puntuale e congrua, che dia conto in modo specifico delle ragioni per le quali il giudice ritiene sussistente il pericolo di reiterazione del reato, in assenza del quale la misura non può essere legittimamente disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Ange - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANGELO CAPOZZI;
sentite le conclusioni del PG, Dott. DALL'OLIO MARCO, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di PERUGIA che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Perugia ha rigettato l…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.