Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46491 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46491PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per diffamazione a mezzo di telegramma è legittima quando il contenuto diffamatorio del messaggio e la sua provenienza dal soggetto condannato siano provati in modo inequivocabile, anche sulla base di elementi indiziari quali il riferimento al telegramma in una querela presentata dalla persona offesa e la ricostruzione del contesto di controversia tra le parti. In tali casi, non è necessaria l'acquisizione di ulteriori prove dirette sull'identificazione del mittente, essendo sufficiente la valutazione complessiva degli elementi di fatto emergenti dal processo. Il giudice può quindi fondare la propria decisione di condanna sulla motivata ricostruzione del quadro probatorio, senza che ciò integri vizi di motivazione o violazioni di norme processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/11/2007 TRIBUNALE di AREZZO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso.

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di inammissibilita' del S.P.G. Dott. BUA;

udito il difensore Avv. AMATO.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - SC. Al. , avvocato, ricorre contro sentenza de…

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