Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36698 del 5 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:36698PEN

Massima

Il diritto dell'imputato straniero di partecipare consapevolmente al processo penale mediante la traduzione degli atti in una lingua a lui comprensibile costituisce un principio fondamentale di garanzia del giusto processo, la cui violazione determina la nullità del procedimento. Pertanto, in presenza di elementi che comprovano l'effettiva mancanza di conoscenza della lingua italiana da parte dell'imputato, il giudice è tenuto a disporre la traduzione del decreto di citazione a giudizio, senza poter fare ricorso a mere presunzioni sulla capacità linguistica dell'imputato. L'omessa traduzione, se tempestivamente eccepita dalla difesa, comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per la rinnovazione della citazione a giudizio e il nuovo svolgimento del processo nel rispetto del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/10/2022 del GIUDICE DI PACE di MODENA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONACO MARCO MARIA;
lette le conclusioni del Sost. Proc. Gen. Dott.ssa MIGNOLO OLGA per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice di Pace di Modena, con sentenza del 18/10/2022, ha condannato alla pena di 10.000,00 Euro di multa BOUASRIA RACHID in relazione al reato di cui al…

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